martedì 5 novembre 2013

Recupero edilizio con ascensore interno

In questo stabile di pregio è stato scelto un impianto ascensore oleodinamico in acciaio inox con pareti in radica intonate all'ambiente. 

La struttura ospiterà le "Officine Varrone" (CA.RI.RI) della Fondazione Varrone. 

La fondazione di origine bancaria, cerca di sviluppare il potenziale della Provincia di Rieti per renderla territorio di qualità.

Priorità tra le finalità di interesse pubblico e di utilità sociale perseguite dalla Fondazione Varrone è la valorizzazione del territorio in cui opera fin dagli anni '90 del XX secolo, nel convincimento che l'eredità di un nobile passato meriti di essere custodita e messa a frutto per ridisegnare il presente ed orientare il futuro verso nuovi orizzonti.

In quest'ottica, l'impegnativo intervento di recupero urbanistico intrapreso nel cuore della città di Rieti testimonia in maniera inequivocabile il senso ed il significato dell'azione intrapresa con chiarezza di intenti e lungimiranza di azione: si è trattato del consolidamento e del restauro di antichi edifici ormai degradati, del riassetto funzionalee della rivitalizzazione di un intero segmento del centro storico, restituito non solo ai suoi abitanti, ma più in generale a tutti i cittadini dal momento che la piazzetta di San Giorgiosi è trasformata nella sede delle Officine Fondazione Varrone.









Nella foto a destra, una vista delle porte di piano in acciaio inox.

L'impeccabile lavoro di ristrutturazione, consolidamento e restauro è stato condotto in tempi brevi, sotto l'alta sorveglianza dellla Soprintendenza per i Beni Architettonici e della Soprintendenza per i Beni Storici ed Artistici del Lazio, grazie alla professionalità d'avanguardia dei progettisti, l'Architetto Elio Pietrolucci e l'ingegnere Andrea Cecilia, la competenza e la passione dell'impresa edilw Mario Ferretti e delle sue operose maestranze, dell'impresa impianti elettrici di Buzzi Alessandro, della Falegnameria Leoncinie di tutte le altre imprese della città e della provincia, capaci di coniugare il ricorso alle tecnologie più moderne con la perizia e la passione della tradizione artigiana.


L'armadio è stato ricavato in una nicchia in muratura da e resta nascosto da un pannello isolante in cartongesso. Nell'armadio trova posto anche il combinatore bidirezionale di soccorso collegato alla nostra centrale attiva h24.

Il risultato è un laboratorio multidisciplinare capace di promuovere arte e cultura, di valorizzare le tradizionali pratiche dell'artigianato e le innovative tecniche del design, di offrire spazi suggestivi ed accoglienti per lo studio, la ricerca, la sperimentazione nei più vasti e vari campi del sapere.